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martedì 23 giugno 2009

Cementificazione dei quartieri: raso al suolo l'orto degli abitanti a Donna Olimpia

E' ormai lontano il tempo in cui Pasolini ambientava il suo "Ragazzi di vita" a Donna Olimpia, parte del celebre quartiere Monteverde, a Roma. Gli storici abitanti dei vecchi I.A.C.P. si trovano a fronteggiare la cementificazione del loro quartiere, in cui si inseriscono complessi residenziali di lusso, centri commericali e parcheggi, sacrificando angoli storici e verde.
Come questo cantiere della Edil Moter s.r.l., progetto per un parcheggio interrato, che ha raso al suolo un orto creato dagli abitanti, all'interno di una corte di palazzi. Nell'orto una vigna e diverse piante di frutta, adiacente all'orto un'osteria storica.

martedì 16 giugno 2009


Ecos Natural Disco, Ecos Natural Disco, new eco- friendly disco from Rome

Rome follows the Dutch and English examples



Ecos Natural Disco, new eco- friendly disco from Rome Rome follows the Dutch and English examples It ‘s born on EUR, a quarter of Rome, the new project of “Echosphere”, platform that want to aggregate public institutions, private companies and associations on the matter of environmentalism. Called Ecos Natural Disco, it’s the first Italian eco- disco projected and realized in the interests of recycling and environmental protection. We don’t know yet so much on the project and the inaugurations on 28th of may it was postponed for bureaucratic reasons. But certainly European and American examples will inspire Italian designer’s fantasy.


The idea was born in London, by Sir Andrew Charalambous, called also “Dr. Hearth”, an important figure of the association “Club4climate”, that promote the eco friendly dance. The Sustinable Dance Club work as a lighter, thanks to a property of some cryst
als, called piezoelectricity, generating potential difference when are subject to mechanical pressure. The dance floor is supported by springs that vary by operating generators that produce electricity.


Even in Holland, in Rotterdam, there is a sustainable eco nightclub: the Watt Club. Here we convert the kinetic energy into electrical energy, essentially feeds the local dancing. But it is not its only feature, everything here is based on recycling. Because if you save energy on the one hand, it makes no sense to pollute or waste glasses with water for the toilet. Al Watt Club drinks and food are served in polycarbonate containers, water from the toilet is only rainwater.But the most important thing, perhaps in Italy that would discourage all night: the entrance is open only to those shows since they arrived there on foot, by bike or by public transport. The new course is always in the cost of these structures: only the floor of the Watt Club cost $ 257,000, of an investment available to many entrepreneurs.


Even New York, of course, wins one of the primates eco friendly dance. Green House, born of a draft of Antonio Oronzo, received the prestigious LEED certification for design and eco friendly architecture. Walls and bamboo flooring, recycled glass counters and a spectacular set design made from more than 5,000 organic crystals hanging from the ceiling, which vibrate to the rhythm of music.
Other solutions come from several parts. The Surya in London, named after the Hindu god of the sun, is fed with energy from wind turbines and solar panels. At the Temple N
ightclub in San Francisco is the discount of a dollar on consumption, whether the glass is reused. The location is covered by a vertical garden that compensates for atmospheric emissions of CO2. Various solutions' to the more drastic Butterfly Social Club in Chicago. Here, employees feed and console beverage machine, pedaling on a bicycle at the entrance to the club. The bike also supplies other types of entertainment: the Skycicle, much of the attraction Washuzan Highland Park, amusement park Okayama, the roller coasters are equipped with pedals and let the rounds on the carousel. Who knows if the project Ecosphere follow one of these solutions or invent new ones. We expect the opening to find out more.

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domenica 14 giugno 2009


Ecos Natural Disco, la discoteca eco-sostenibile dell’Eur

Roma segue gli esempi di Olanda e Gran Bretagna, dove le discoteche sono alimentate da chi balla. Per unire nottambuli ed ambientalisti


Nasce all’ Eur il nuovo progetto di “Ecosphere”, piattaforma che vuole aggregare e

nti pubblici, privati e associazioni nell’approfondimento del tema della sostenibilità. Si chiama Ecos Natural Disco ed è la prima discoteca, in Italia, progettata e realizzata all’insegna del riutilizzo e della tutela ambientale. Ancora non si sa molto del progetto e l’inaugurazione del 28 maggio è stata posticipata a data da destinarsi a causa di problemi burocratici. Ma sicuramente gli esempi in Europa e negli Stati Uniti sapranno stimolare ulteriormente la fantasia dei progettisti italiani.

L’idea nasce a Londra, grazie a Sir Andrew Charalambous, importante figura d

ell’associazione “Club4climate” che promuove il ballo eco sostenibile, detto anche “Dr.Hearth”. Il Sustainable Dan

ce Club funziona con lo stesso principio dell’accendigas, cioè una proprietà di alcuni cristalli, detta piezoelettricità, che genera una differenza di potenziale quando soggetti a una pressione meccanica. La pista da ballo s

ostenuta da molle che oscillano azionando dei generatori a cristalli capaci di produrre energia elettrica. Questa ener

gia viene immagazzinata con batterie riciclabili, garantendo al locale più del 50% del fabbisogno.

Anche in Olanda, a Rotterdam, esiste una discoteca ecosostenibile: il Watt club. Qui si converte l’energia cinetica in energia elettrica pulita, in sostanza si alimenta il locale ballando. Ma non è la sua unica caratteristica, tutto qui è all’insegna del riciclo. Perché se si risparmia energia da un lato, non ha senso inquinare con bicchieri o sprecare l’acqua per la toilette. Al Watt Club le bevande e il cibo sono serviti in recipienti in policarbonato, l’acqua del wc è esclusivamente acqua piovana. Ma la cosa più importante, che forse in Italia scoraggerebbe tutti i nottambuli: l’ingresso è aperto solo a chi dimostra di essere arrivato fin lì a piedi, in bici o con un mezzo pubblico. Il neo ovviamente sta sempre nel costo di queste strutture: solo il pavimento del Watt Club è costato 257.000 dollari, sicuramente un investimento accessibile a pochi imprenditori.


Anche New York, ovviamente, si aggiudica uno dei primati del ballo ecosostenibile. Green House, nato da un progetto di Antonio di Oronzo, ha ricevuto la prestigiosa certificazione L.E.E.D. per il design e l’architettura ecosostenibile. Pareti e pavimento in bambù, banconi in vetro riciclato ed una scenografia spettacolare fatta da più di 5.000 cristalli organici pendenti dal soffitto, che vibrano al ritmo di musica.

Altre soluzioni vengono da più parti. Il Surya di Londra, dal nome della divinità induista del sole, si alimenta con energia proveniente da turbine eoliche e pannelli solari. Al Temple Nightclub di San Francisco si fa lo sconto di un dollaro sulla consumazione, se il bicchiere viene riutilizzato. Il locale è ricoperto da un giardino verticale che compensa le emissioni in atmosfera di CO2. Soluzioni un po’ più drastiche al Butterfly Social Club di Chicago. Qui i dipendenti alimentano consolle e macchina delle bevande, pedalando su una bicicletta all’ingresso del club.

La bici alimenta anche altri tipi di divertimento: allo Skycicle, la maggior attrazione del Washuzan Highland Park, parco divertimenti di Okayama, le montagne russe sono dotate di pedali e permettono il giro sulla giostra.

Chissà se il progetto Ecosphere seguirà una di queste soluzioni o ne inventerà di nuove. Attendiamo l’inaugurazione per saperne di più.


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