News

martedì 2 febbraio 2010

ASTA FANTACALCIO

Inserite nei commenti le vostre offerte.
Ultima offerta valida alle 19,59
Buon fantamercato!

martedì 23 giugno 2009

Cementificazione dei quartieri: raso al suolo l'orto degli abitanti a Donna Olimpia

E' ormai lontano il tempo in cui Pasolini ambientava il suo "Ragazzi di vita" a Donna Olimpia, parte del celebre quartiere Monteverde, a Roma. Gli storici abitanti dei vecchi I.A.C.P. si trovano a fronteggiare la cementificazione del loro quartiere, in cui si inseriscono complessi residenziali di lusso, centri commericali e parcheggi, sacrificando angoli storici e verde.
Come questo cantiere della Edil Moter s.r.l., progetto per un parcheggio interrato, che ha raso al suolo un orto creato dagli abitanti, all'interno di una corte di palazzi. Nell'orto una vigna e diverse piante di frutta, adiacente all'orto un'osteria storica.

martedì 16 giugno 2009


Ecos Natural Disco, Ecos Natural Disco, new eco- friendly disco from Rome

Rome follows the Dutch and English examples



Ecos Natural Disco, new eco- friendly disco from Rome Rome follows the Dutch and English examples It ‘s born on EUR, a quarter of Rome, the new project of “Echosphere”, platform that want to aggregate public institutions, private companies and associations on the matter of environmentalism. Called Ecos Natural Disco, it’s the first Italian eco- disco projected and realized in the interests of recycling and environmental protection. We don’t know yet so much on the project and the inaugurations on 28th of may it was postponed for bureaucratic reasons. But certainly European and American examples will inspire Italian designer’s fantasy.


The idea was born in London, by Sir Andrew Charalambous, called also “Dr. Hearth”, an important figure of the association “Club4climate”, that promote the eco friendly dance. The Sustinable Dance Club work as a lighter, thanks to a property of some cryst
als, called piezoelectricity, generating potential difference when are subject to mechanical pressure. The dance floor is supported by springs that vary by operating generators that produce electricity.


Even in Holland, in Rotterdam, there is a sustainable eco nightclub: the Watt Club. Here we convert the kinetic energy into electrical energy, essentially feeds the local dancing. But it is not its only feature, everything here is based on recycling. Because if you save energy on the one hand, it makes no sense to pollute or waste glasses with water for the toilet. Al Watt Club drinks and food are served in polycarbonate containers, water from the toilet is only rainwater.But the most important thing, perhaps in Italy that would discourage all night: the entrance is open only to those shows since they arrived there on foot, by bike or by public transport. The new course is always in the cost of these structures: only the floor of the Watt Club cost $ 257,000, of an investment available to many entrepreneurs.


Even New York, of course, wins one of the primates eco friendly dance. Green House, born of a draft of Antonio Oronzo, received the prestigious LEED certification for design and eco friendly architecture. Walls and bamboo flooring, recycled glass counters and a spectacular set design made from more than 5,000 organic crystals hanging from the ceiling, which vibrate to the rhythm of music.
Other solutions come from several parts. The Surya in London, named after the Hindu god of the sun, is fed with energy from wind turbines and solar panels. At the Temple N
ightclub in San Francisco is the discount of a dollar on consumption, whether the glass is reused. The location is covered by a vertical garden that compensates for atmospheric emissions of CO2. Various solutions' to the more drastic Butterfly Social Club in Chicago. Here, employees feed and console beverage machine, pedaling on a bicycle at the entrance to the club. The bike also supplies other types of entertainment: the Skycicle, much of the attraction Washuzan Highland Park, amusement park Okayama, the roller coasters are equipped with pedals and let the rounds on the carousel. Who knows if the project Ecosphere follow one of these solutions or invent new ones. We expect the opening to find out more.

Visualizza discoteche ecosostenibili in una mappa di dimensioni maggiori

domenica 14 giugno 2009


Ecos Natural Disco, la discoteca eco-sostenibile dell’Eur

Roma segue gli esempi di Olanda e Gran Bretagna, dove le discoteche sono alimentate da chi balla. Per unire nottambuli ed ambientalisti


Nasce all’ Eur il nuovo progetto di “Ecosphere”, piattaforma che vuole aggregare e

nti pubblici, privati e associazioni nell’approfondimento del tema della sostenibilità. Si chiama Ecos Natural Disco ed è la prima discoteca, in Italia, progettata e realizzata all’insegna del riutilizzo e della tutela ambientale. Ancora non si sa molto del progetto e l’inaugurazione del 28 maggio è stata posticipata a data da destinarsi a causa di problemi burocratici. Ma sicuramente gli esempi in Europa e negli Stati Uniti sapranno stimolare ulteriormente la fantasia dei progettisti italiani.

L’idea nasce a Londra, grazie a Sir Andrew Charalambous, importante figura d

ell’associazione “Club4climate” che promuove il ballo eco sostenibile, detto anche “Dr.Hearth”. Il Sustainable Dan

ce Club funziona con lo stesso principio dell’accendigas, cioè una proprietà di alcuni cristalli, detta piezoelettricità, che genera una differenza di potenziale quando soggetti a una pressione meccanica. La pista da ballo s

ostenuta da molle che oscillano azionando dei generatori a cristalli capaci di produrre energia elettrica. Questa ener

gia viene immagazzinata con batterie riciclabili, garantendo al locale più del 50% del fabbisogno.

Anche in Olanda, a Rotterdam, esiste una discoteca ecosostenibile: il Watt club. Qui si converte l’energia cinetica in energia elettrica pulita, in sostanza si alimenta il locale ballando. Ma non è la sua unica caratteristica, tutto qui è all’insegna del riciclo. Perché se si risparmia energia da un lato, non ha senso inquinare con bicchieri o sprecare l’acqua per la toilette. Al Watt Club le bevande e il cibo sono serviti in recipienti in policarbonato, l’acqua del wc è esclusivamente acqua piovana. Ma la cosa più importante, che forse in Italia scoraggerebbe tutti i nottambuli: l’ingresso è aperto solo a chi dimostra di essere arrivato fin lì a piedi, in bici o con un mezzo pubblico. Il neo ovviamente sta sempre nel costo di queste strutture: solo il pavimento del Watt Club è costato 257.000 dollari, sicuramente un investimento accessibile a pochi imprenditori.


Anche New York, ovviamente, si aggiudica uno dei primati del ballo ecosostenibile. Green House, nato da un progetto di Antonio di Oronzo, ha ricevuto la prestigiosa certificazione L.E.E.D. per il design e l’architettura ecosostenibile. Pareti e pavimento in bambù, banconi in vetro riciclato ed una scenografia spettacolare fatta da più di 5.000 cristalli organici pendenti dal soffitto, che vibrano al ritmo di musica.

Altre soluzioni vengono da più parti. Il Surya di Londra, dal nome della divinità induista del sole, si alimenta con energia proveniente da turbine eoliche e pannelli solari. Al Temple Nightclub di San Francisco si fa lo sconto di un dollaro sulla consumazione, se il bicchiere viene riutilizzato. Il locale è ricoperto da un giardino verticale che compensa le emissioni in atmosfera di CO2. Soluzioni un po’ più drastiche al Butterfly Social Club di Chicago. Qui i dipendenti alimentano consolle e macchina delle bevande, pedalando su una bicicletta all’ingresso del club.

La bici alimenta anche altri tipi di divertimento: allo Skycicle, la maggior attrazione del Washuzan Highland Park, parco divertimenti di Okayama, le montagne russe sono dotate di pedali e permettono il giro sulla giostra.

Chissà se il progetto Ecosphere seguirà una di queste soluzioni o ne inventerà di nuove. Attendiamo l’inaugurazione per saperne di più.


Visualizza discoteche ecosostenibili in una mappa di dimensioni maggiori

martedì 19 maggio 2009


Workshop sulla comunicazione ambientale al Lago Maggiore

La comunicazione ambientale passa per il Lago Maggiore. L’Ente Parchi organizza il primo workshop dedicato alla comunicazione ambientale, nel week end del 23-24 maggio. Si affronteranno i vari approcci alla comunicazione dei problemi ambientali e delle ricchezze naturali. Previste visite al Centro Studi sulle Migrazioni nella riserva del Fondo Toce e al Parco dei Lagoni di Mercurago. Interverranno giornalisti e direttori di media legati all’ambiente, professionisti della cura dei parchi, docenti universitari ed eco blogger. L’iniziativa si inserisce nel programma della Giornata Europea dei Parchi. Gli operatori della comunicazione e chiunque altro volesse partecipare può farlo iscrivendosi entro il 21 maggio.


Contatti per le iscrizioni
uffici del parco: 0322 240239
info@parchilagomaggiore.it


Programma

Sabato 23 maggio:
ore 17.30: accoglienza dei partecipanti, presso la sede dell'Ente Parchi Lago Maggiore in via Canale 48, Fondotoce (VB)

ore 18:00 visita alla stazione di inanellamento

ore 21:00 workshop presso la SOMS, Via 42 Martiri, 92 Fondotoce (VB)


Massimo Grisoli: direttore Ente Parchi
Danilo Vassura: capoguardia Ente Parchi
Andrea del Duca: direttore Ecomuseo Lago d'Orta
Francesca D'Amato: blogger ecoblog ed ecowiki


Domenica 24 maggio:

Ore 10:00 visita al parco dei Lagoni con partenza dalla sede dell'Ente Parchi in Via Gattico 6, a Mercurago di Arona (NO)

Ore 14:00 workshop presso la sede dell'Ente Parchi


Marco Fratoddi: direttore La Nuova Ecologia
Eugenio Orsi: ex direttore Blogo e Communica Group
Marco Geronimi Stoll: docente univ. Milano
Luca Conti: esperto nuovi social media


lunedì 18 maggio 2009


Eco friendly cars between hydrogen and chocolate



A Warwick University ‘s team produce a Formula 3 race car completely made with eco friendly materials. From Mazda the new hydrogen car



WorldFirst is a vegetables made car. The fairing is made with potatoes, steering-wheel with carrots, fuel is chocolate; researcher also used only recyclable raw materials in combination with fibres, extracts of fruit, vegetables and plants, to make components, materials and oils on the same level of carbon fibres, plastic and oil. This is a new invention of WMG group, from Warwinck University, Coventry. Chocolate at the moment is illegal as gasoline, but researchers aren’t worried.
The goal in fact was to show that qualities like dynamism and speed are associable to eco friendly materials. James Meredith, Project Manager of WMG says : “It was very exciting to work on a project, it was very important for our team to develop a real example of an ecologic race car. The WorldFirst wipe away the story that efficiency must be compromised while producing an eco friendly engine for cars of future.

By Mazda instead we have the RX- 8 Hydrogen RE, from Oslo, after 18 years of study, the first car alimented by hydrogen. Tested by Crown Prince and by transport minister, mrs Liv Signe Navarse, on the occasion of the opening of two new hydrogen refuelling stations, the HyNor station ( by Hydroen and Norway).
For HyNor project, engineers had to produce specifications like left driving and manual gear, to respect European and Norwegian parameters. The model has a rotating engine with double alimentation, to allow change to oil alimentation where there aren’t hydrogen stations. After delivery this first version of RX-8 Hydrogen RE, Mazda will produce other cars with Norwegian specifications for HyNor project, with commercial leasing agreement, beginning from this summer.

venerdì 15 maggio 2009

Le auto ecosostenibili fra idrogeno e cioccolato


Un team della Warwick University crea un'automobile da Formula 3 composta interamente da materiali ecosostenibili. Da Mazda invece la nuova macchina a idrogeno



La WorldFirst è una macchina fatta di verdure. La carena è fatta con le patate, lo sterzo con le carote e il carburante deriva dal cioccolato; gli studiosi hanno inoltre utilizzato materiali riciclati in combinazione con fibre, estratti di frutta, verdure e piante per realizzare componenti,materiali e lubrificanti all’altezza delle fibre di carbonio, della plastica e del petrolio. E’ questa la nuova invenzione del WMG, dell’ateneo Britannico Warwick University, a Coventry. Il cioccolato al momento è illegale come carburante, ma i ricercatori non se ne preoccupano. Obiettivo della ricerca era, infatti, mostrare che qualità come dinamicità e velocità sono associabili a materiali ecosostenibili. James Meredith, Project Manager del WMG dichiara "E' stato molto eccitante lavorare sul progetto ed è stato importante per la nostra squadra sviluppare un esempio concreto d'auto da corsa a motore ecologica. Il progetto WorldFirst cancella il mito che l'efficienza deve arrivare essere compromessa quando si sviluppano i motori sostenibili dei veicoli del futuro."


Da Mazda invece la RX- 8 Hydrogen RE a Oslo, dopo 18 anni di ricerche, la prima auto ad idrogeno della casa. Provata dal Principe ereditario norvegese e il Ministro dei Trasporti, la Signora Liv Signe Navarsete, per l’inaugurazione di due nuove stazioni di rifornimento a idrogeno, le HyNor (da Hydrogen e Norway).

Per il progetto HyNor gli ingegneri hanno dovuto sviluppare caratteriste come guida a sinistra e cambio manuale, in modo da rispettare sia i parametri Europei che Norvegesi. Il modello è fornito di motore rotativo a doppia alimentazione, che permette di passare alla benzina nelle zone sprovviste di impianti a idrogeno. Dopo la consegna di questa prima versione rivista della RX-8 Hydrogen RE, Mazda fornirà altre vetture con specifiche Norvegesi al progetto HyNor con contratti commerciali di leasing, a partire da quest'estate.