La comunicazione ambientale passa per il Lago Maggiore. L’Ente Parchi organizza il primo workshop dedicato alla comunicazione ambientale, nel week end del 23-24 maggio. Si affronteranno i vari approcci alla comunicazione dei problemi ambientali e delle ricchezze naturali. Previste visite al Centro Studi sulle Migrazioni nella riserva del Fondo Toce e al Parco dei Lagoni di Mercurago. Interverranno giornalisti e direttori di media legati all’ambiente, professionisti della cura dei parchi, docenti universitari ed eco blogger. L’iniziativa si inserisce nel programma della Giornata Europea dei Parchi. Gli operatori della comunicazione e chiunque altro volesse partecipare può farlo iscrivendosi entro il 21 maggio.
Contatti per le iscrizioni uffici del parco: 0322 240239
info@parchilagomaggiore.it
Programma
Sabato 23 maggio: ore 17.30: accoglienza dei partecipanti, presso la sede dell'Ente Parchi Lago Maggiore in via Canale 48, Fondotoce (VB)
ore 18:00 visita alla stazione di inanellamento
ore 21:00 workshop presso la SOMS, Via 42 Martiri, 92 Fondotoce (VB)
A Warwick University ‘s team produce a Formula 3 race car completely made with eco friendly materials. From Mazda the new hydrogen car
WorldFirst is a vegetables made car. The fairing is made with potatoes, steering-wheel with carrots, fuel is chocolate; researcher also used only recyclable raw materials in combination with fibres, extracts of fruit, vegetables and plants, to make components, materials and oils on the same level of carbon fibres, plastic and oil. This is a new invention of WMG group, from Warwinck University, Coventry. Chocolate at the moment is illegal as gasoline, but researchers aren’t worried. The goal in fact was to show that qualities like dynamism and speed are associable to eco friendly materials. James Meredith, Project Manager of WMG says : “It was very exciting to work on a project, it was very important for our team to develop a real example of an ecologic race car. The WorldFirst wipe away the story that efficiency must be compromised while producing an eco friendly engine for cars of future.
By Mazda instead we have the RX- 8 Hydrogen RE, from Oslo, after 18 years of study, the first car alimented by hydrogen. Tested by Crown Prince and by transport minister, mrs Liv Signe Navarse, on the occasion of the opening of two new hydrogen refuelling stations, the HyNor station ( by Hydroen and Norway). For HyNor project, engineers had to produce specifications like left driving and manual gear, to respect European and Norwegian parameters. The model has a rotating engine with double alimentation, to allow change to oil alimentation where there aren’t hydrogen stations. After delivery this first version of RX-8 Hydrogen RE, Mazda will produce other cars with Norwegian specifications for HyNor project, with commercial leasing agreement, beginning from this summer.
Un team della Warwick University crea un'automobile da Formula 3 composta interamente da materiali ecosostenibili. Da Mazda invece la nuova macchina a idrogeno
La WorldFirst è una macchina fatta di verdure. La carena è fatta con le patate, lo sterzo con le carote e il carburante deriva dal cioccolato; gli studiosi hanno inoltre utilizzato materiali riciclati in combinazione con fibre, estratti di frutta, verdure e piante per realizzare componenti,materiali e lubrificanti all’altezza delle fibre di carbonio, della plastica e del petrolio. E’ questa la nuova invenzione del WMG, dell’ateneo Britannico Warwick University, a Coventry. Il cioccolato al momento è illegale come carburante, ma i ricercatori non se ne preoccupano. Obiettivo della ricerca era, infatti, mostrare che qualità come dinamicità e velocità sono associabili a materiali ecosostenibili. James Meredith, Project Manager del WMG dichiara "E' stato molto eccitante lavorare sul progetto ed è stato importante per la nostra squadra sviluppare un esempio concreto d'auto da corsa a motore ecologica. Il progetto WorldFirst cancella il mito che l'efficienza deve arrivare essere compromessa quando si sviluppano i motori sostenibili dei veicoli del futuro."
Da Mazda invece la RX- 8 Hydrogen RE a Oslo, dopo 18 anni di ricerche, la prima auto ad idrogeno della casa. Provata dal Principe ereditario norvegese e il Ministro dei Trasporti, la Signora Liv Signe Navarsete, per l’inaugurazione di due nuove stazioni di rifornimento a idrogeno, le HyNor (da Hydrogen e Norway).
Per il progetto HyNor gli ingegneri hanno dovuto sviluppare caratteriste come guida a sinistra e cambio manuale, in modo da rispettare sia i parametri Europei che Norvegesi. Il modello è fornito di motore rotativo a doppia alimentazione, che permette di passare alla benzina nelle zone sprovviste di impianti a idrogeno. Dopo la consegna di questa prima versione rivista della RX-8 Hydrogen RE, Mazda fornirà altre vetture con specifiche Norvegesi al progetto HyNor con contratti commerciali di leasing, a partire da quest'estate.
Il sondaggio di Eurispes “Rapporto Italia 2009” focalizzato su nucleare, rifiuti e inquinamento.
Il 45,7 % contrario alla riapertura delle centrali, contro il 38% favorevole. Indagato anche lo status della differenziata
Nel 1987 in Italia un referendum popolare bocciò il nucleare, nel 2008 il Governo Berlusconi annuncia di voler riprendere la strada abbandonata. Ma il parere degli italiani sembra andare in un’altra direzione. Da quanto emerge dal sondaggio di Eurispes “Rapporto Italia 2009”, fra i contrari e i favorevoli c’è uno scarto di 7, 4 punti percentuali. I dati sono disaggregati in base a età, orientamento politico, livello di istruzione ed occupazione. Il sondaggio, presentato, a Roma nel corso del Convegno “Il nucleare in Italia tra referendum e nuove proposte”, promosso dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione e della Facoltà di Sociologia, tocca anche temi come la raccolta differenziata, l’inquinamento, il riscaldamento, i sacrifici per migliorare la qualità dell’ambiente.
In particolare le motivazioni di chi si oppone sono rischi che tale scelta comporta (27, 3%) e il non ritenere le centrali una soluzione rapida per i problemi energetici (18, 4%) . Le motivazioni del si dividono fra coloro che la ritengono una buona soluzione (30,1%) e una minoranza favorevole ma con la possibilità di avere centrali lontane dalla propria casa (8, 2%).
Gli elettori più contrari sono quelli i sinistra (71,5%), a cui seguono quelli di centro sinistra (55,6%). Più problematica la posizione di chi si dichiara di centro: favorevoli nel 41,6% dei casi e in egual misura contrari (41,7%). Sono favorevoli nella maggior parte dei casi gli elettori di centro destra (65,9%) e di destra (55,4%).
Analizzando i dati disaggregati per età, sono i giovani fra i 25 e 34 anni ad opporsi di più (50,3%), seguiti dalla fascia 35-44 (49,8%). Infine gli studenti i più contrari (50,7%), nei dati disaggregati per occupazione.
La gestione dei rifiuti, secondo il 30,8% degli italiani, rappresenta attualmente l’emergenza ambientale sulla quale occorre maggiormente intervenire. Anche effetto serra e il riscaldamento del pianeta sembrano preoccupare molto i cittadini (24,8%), insieme all’inquinamento atmosferico (19,9%) e alla questione energetica (16,4%). Poco sentito il problema idrogeologico (5,3%).
L’ 80% si dichiara disposto a fare sacrifici per l’ambiente, in particolare la percentuale più alta si registra fra gli abitanti delle isole e nel Nord- Est.
La gestione dei rifiuti è un altro problema sentito, il 78,3% degli intervistati dichiara di fare la raccolta differenziata, contro il 19,9% che dichiara di non avere questa abitudine. Il dato è correlato con le gravi carenze che il sistema di raccolta differenziata ha nel nostro territorio. Infatti, le regioni in cui i metodi di raccolta risultano sono più efficienti e avanzati hanno un’alta percentuale di persone che adotta la differenziata: l’88,2% al Nord- Est e l’84, 3% nel Nord -. Ovest, contro il 76,6% del Centro, 76, 7% del Sud,e il 58,4% delle Isole.
Un programma di Rai Educational spiega passo per passo come fare della propria casa una “biocasa”
Va in onda di notte, di venerdì sera. Come ogni programma di cultura che si rispetti, quando pochi lo vedranno. Al di là delle polemiche sulla presenza della cultura in tv, La Mia Bio Casa, il format realizzato da Rai Educational in collaborazione con EnerGia-Da e Ministero dell’Ambiente, è davvero una piccola rivoluzione nei palinsesti tv. Un programma in 5 puntate che spiega, in maniera molto pratica, come trasformare la propria casa in una casa a basso impatto ecologico. I due conduttori, Daniela Meandri e Gianni Terenzi, in abiti da lavoro, mostrano allo spettatore come trasformare gli impianti di energia in fonti alternative, come modificare gli infissi per massimizzare il calore, come scegliere mobili ecologici ed elettrodomestici intelligenti, la cosiddetta “domotica”.
Proprio di infissi e domotica si è parlato nella prima puntata, andata in onda il primo maggio, con spiegazioni ed approfondimenti per i meno pratici. Gli infissi e finestre, infatti, sono le prime cause di dispersione del calore dall’interno all’esterno, cause cioè di una scarsa coibentazione della casa. Questo provoca la necessità di provvedere al riscaldamento usando altri mezzi di riscaldamento, fa lievitare i costied è un grave spreco di energia. I due autori spiegano come approfittare degli incentivi fiscali esistenti per installare nuove finestre che permettano il mantenimento della temperatura, quali siano costi e tempi di montaggio, quali siano i vantaggi reali. Ma soprattutto mostrano, con una vera installazione, come montare nella propria casa i nuovi materiali. Nella seconda parte si parla di domotica, tema sconosciuto e considerato “di lusso”. In realtà i costi iniziali dell’acquisto degli elettrodomestici “intelligenti” permette di gestire al meglio i consumi, con un reale risparmio e razionamento della dispendio energetico. I dettagli sono spiegati da una ditta specializzata durante un’altra installazione.
Nella seconda puntata, in onda l’otto maggio si parlerà di Eco Design, arredamento ecologico e riutilizzo. Approfondendo il tema dell’arredamento sostenibile e andando oltre al semplice riciclaggio, i due conduttori monteranno e smonteranno i mobili ecosostenibili per evidenziarne i vantaggi, i costi e la grande varietà d’uso. Si parlerà del riciclaggio di materiali utili come l’alluminio e il vetro per i pavimenti, l’acciaio e il cartone per completare l’arredo, il legno per i pannelli ecologici.
Per saperne di più visitate il sito di Energia- Da